Tra pubblico e privato

Poco prima di Natale mi sono trovata a lavorare con una troupe cinematografica in giro per Roma. Come al solito non si finisce mai di scoprire quello che la capitale del mondo ci riserva. Cosa pensate del fatto che la maggior parte dei restauri di opere pubbliche, in particolare beni architettonici, provengano da finanziamenti privati? Vi sarà capitato di passare in questi giorni dalla Piramide Cestia, vorrei sottolineare l'unicità di questo monumento, ne possediamo una noi nel mondo, oltre che in Egitto. Forse ci dimentichiamo della sua unicità. Se ne ricorda bene però la colonia di gatti che staziona e sopravvive lì grazie al sostegno di volontari dell’Arca. La società YAGI TSUSHO LTD, nella persona del Presidente Yuzo Yagi, ha firmato con la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma un accordo di donazione spontanea di un milione di euro per il restauro della Piramide. Si restituirà così il meritato decoro, grazie alla sensibilità di un mecenate giapponese!!! L'intervento mirerà al recupero dei marmi e delle superfici esterne del monumento ma anche a sondare il suo interno. Nei prossimi mesi inoltre dovrebbero partire gli attesi lavori di restauro del Colosseo (l’ultimo intervento è del 1939) per concludersi probabilmente nel 2017. A finanziarli sarà la Tod’s di Diego Della Valle con un contributo da 25 milioni di euro, Della Valle avrà l’esclusiva sull’immagine del monumento per 15 anni, potrà gestire il marketing del biglietto d’ingresso e un centro di accoglienza. Il Colosseo incassa circa 35 milioni di euro l’anno, ma alla manutenzione ordinaria sono destinati solo 3-400mila euro annuali. I visitatori sono circa 6 milioni, il Louvre di Parigi è visitato da circa 8 milioni di persone. La manutenzione è gestita da una decina di persone, non c’è un ufficio tecnico, non si riesce a mantenerlo. Serve una politica urbanistica, ormai del tutto assente. Per la salute del monumento sarebbe anche il caso di ridurre il traffico nella Via Sacra. Nel quartiere Torpignattara di Roma sorge invece il Mausoleo dedicato dall’imperatore Costantino a sua madre, Sant’Elena. Le catacombe si estendono per ben 18 mila metri quadri e sono affrescate (III e IV secolo), sono stati inoltre scoperti molti scheletri, si trattava veramente di una necropoli di grande importanza. Durante il periodo dell’ultima guerra, le catacombe erano diventate rifugio dei partigiani, in seguito i ragazzini del quartiere della torre delle pignatte entravano a giocarci all’interno. Ebbene anche qui, I costi per il restauro saranno sostenuti dalla la Fondazione “Heydar Alieyev”, presieduta dalla first lady della Repubblica di Azerbaijan, Mehriban Aliyeva, che recentemente ha firmato un Protocollo assieme al cardinale Gianfranco Ravasi, nella sua veste di presidente della Pontificia Accademia di Archeologia sacra. Per la prima volta nella storia recente, un organismo musulmano contribuisce al restauro di un monumento cristiano ! L'amore per l'antico e l’arte spingeva i nobili ed intellettuali del XVII sec. a viaggiare in Europa, il famoso Gran Tour , in particolare alla scoperta delle città italiane, Roma in testa, che con la sua eredità, e i suoi monumenti permetteva ai giovani di conoscere la cultura, l’arte, le antichità. Quante opere potremmo ancora menzionare, chiuse al pubblico perché non agibili : il tempio pitagorico di Porta maggiore, la Domus aurea chiusa dal 2005 per infiltrazioni di acqua, Villa adriana in uno stato di abbandono. La tomba del gladiatore Marco Nonio Macrino è salva solo grazie alla petizione "Save the Gladiator's Tomb" promossa dall’ American Institut for Roman Culture e grazie alla mobilitazione dell'attore,Russell Crowe per salvare il monumento del II sec d.c. dal rischio di reinterro ! Non ci sono più soldi per la manutenzione ordinaria, non c’è una politica che organizza, e così Roma ha perso il primato di città più visitata al mondo! Non ci sono risorse pubbliche, i privati si propongono ma solo per generare business. Sarà vero che chi cià il pane non cià i denti?

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