La porcata spudorata


A due giorni dalla scadenza della buffonata delle Parlamentarie del Movimento 5 Stelle per scegliere i candidati da mandare a rappresentarci a Roma sto ancora elaborando il lutto. Eh si, perché quello che è successo è paragonabile, per tanti come me, che hanno creduto speranzosi nel progetto dello stesso per anni, dedicandosi totalmente ad addossarsi il peso degli errori dei governi precedenti che hanno lasciato, soprattutto la mia generazione nei guai veri, e combattere per trasformare il sistema, alla perdita di un caro! Chi aveva accesso la speranza, l’ha anche distrutta. Ha distrutto un sogno. Anche se questo non mi impedirà di continuare a combattere, come ho sempre fatto, ma non più all’interno di questo che è diventato peggiore dei partiti che tanto criticava.
Il primo giorno di votazioni, oltre al sistema in tilt, verso l’ora di pranzo iniziavano ad arrivare comunicazioni strane, in merito alla mancanza di alcuni candidati nelle liste su base regionale. Ingenua come sono, ho pensato che vi fosse un errore di natura tecnica riguardante la piattaforma; inizio quindi a segnalare questo problema al fantomatico staff del Movimento, che non ha mai risposto ad una mail, che non si sa da chi sia composto, e ai vari portavoce, un tempo chiamati così, ma ormai diventati dei baroni….e così messaggi su Whatsapp a Di Maio, Casalino, Lombardi….. sempre al nostro servizio, siamo i vostri dipendenti, eh come no? Hanno tutti pensato bene di lavarsi le mani, e quindi la risposta è quello di più brutto possa succedere ovvero “Visualizza e non risponde” J O  meglio sono diventati dei marchesi, perché come diceva il grande Alberto Sordi, ormai “Io so io, e voi non siete un cazzo! “.
Ho pensato comunque che se la causa fosse stata quella, entro sera avrebbero dato comunicazione ufficiale sul blog, ed avrebbero inserito i candidati mancanti. Ed invece no, al secondo giorno, stessi problemi di rallentamento sulla piattaforma, stessi candidati, improbabili alcuni, e l’amara sorpresa di quello che stava accadendo: in tutta Italia esclusi i candidati migliori, gli attivisti storici, le persone più competenti, quelli che veramente hanno sostenuto con tutte le loro forze il Movimento, quelli che hanno rischiato reputazione, soldi, tempo, ma soprattutto i cervelli pensanti, quelli che in questi anni hanno manifestato la loro opinione, anche se in contrasto con quella del leader assoluto. Il sentore lo avevamo già avuto e segnalato da tempo, (vedi i miei post precedenti) , ma io non ci volevo credere, povera illusa. Dentro alle liste invece, persone a loro insaputa, e che non avevano dato la disponibilità alla candidatura. Persone con documenti non ancora certificati che invece erano abilitati al voto. Il panico insomma, in rete autostrade di vaffanculo (perché chi di spada ferisce, di spada perisce) si incrociavano sui social, sul blog di Grillo ed in ogni dove . Il grande inganno, nessuna motivazione per l’esclusione, ma solo l’insindacabile giudizio di Grillo e di Di Maio sui candidabili, a loro discrezione e senza motivo, e senza essere obbligati a dare risposte. Epurazioni in massa. Se avessi voluto obbedire ad un capo, mi sarei rivolta all’originale e non al movimento che ha inflazionato parole come trasparenza, legalità, uno vale uno, democrazia diretta. Macchè “ndindi jimma all’acitu” e la realtà mi è apparsa chiara.
Con un post sul blog di fine Dicembre, studiando a tavolino le strategie per fare fuori gli integralisti dissidenti, (ora capisco perché Di Battista non si è ricandidato), i “duri e puri”, si comunicava l’imminente accesso alle candidature per le politiche di Marzo 2018 e la relativa adesione alla nuova Associazione Movimento 5 stelle, per potervi partecipare. Condizione sine qua non. E con l’accettazione di quel diktat, ci esponevamo tutti alla grande presa per i fondelli.
Un colpo di genio, Grillo e Casaleggio, meglio del fondatore di Scientology che ad oggi conta milioni di adepti, questo si che è delirio di onnipotenza! La facoltà di decidere senza un perché “ Tu sei fuori !”
L’amarezza della delusione, sta nel fatto di aver constatato che hanno escluso gli elementi più capaci, i pionieri, quelli che davvero avrebbero potuto mettersi a disposizione solo per spirito di servizio, e non i miracolati del gratta e vinci della prima tornata. Hanno cambiato tutto, dello spirito iniziale del Movimento è rimasto ben poco, vedi anche la posizione differente in merito a Europa, vaccini, tanto per citarne qualcuna e i giretti di Di Maio in giro per l’Italia in visita agli imprenditori in giacca e cravatta. Con il nuovo simbolo poi, anch’esso deciso dai piani superiori, senza consultazione alcuna della base, il movimento è diventato di fatto il contrario di quello che aveva detto quando è nato, distruggendo il nostro sogno. E’ diventato adulto, e quindi prende senza dare per soddisfare il suo bisogno. E’ diventato come un uomo che viene a letto con te, e dopo aver raggiunto l’orgasmo, si alza e se ne va, senza nemmeno dirti grazie.
Non so se i vertici abbiano messo bene in conto tutto, partendo ovviamente dalla perdita di molti voti ai migliaia di ricorsi a cui andranno incontro. Non so se questa strategia sarà premiata, quello che più mi  dispiace è che nel Paese ci siano situazioni gravissime di grande sofferenza, che vanno affrontate urgentemente, e se anche l’ultima speranza si spegne chiunque andrà al governo non concluderà nulla, come la questione del debito pubblico che ci rende schiavi della finanza strozzandoci e ci leva la dignità di poter vivere . E siccome i soldi non puzzano, non vorrei che la scelta delle esclusioni sia stata voluta per tutelarsi da eventuali cambi di casacca, che costerebbero al M5S 50 mila euro all’anno per ogni parlamentare uscente, soldini che invece servono a finanziare altre cosette loro, dimostrando così che è l’interesse economico quello a cui si tiene di più.
Restano gli iscritti al vecchio regolamento del 2009 che non hanno aderito al nuovo movimento, in causa contro lo stesso, e forse fondatori di una nuova corrente.
L’augurio che faccio al M5S è quello di sviluppare la  personalità genitoriale, perché l’adulto prende quello che vuole, mentre il genitore dà, ed anche in maniera incondizionata. Ma forse il triumvirato composto da Grillo, Casaleggio e Di Maio non lo può capire.
Beppe ti voglio bene, ed oggi ci sentiamo orfani, traditi e illusi, sfruttati sulla nostra buona fede. Nessuno deve rimanere indietro, dicevi, ma devi pure manifestare il desiderio di voler andare avanti.


Dalla Calabria con amore, 000 !



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