L'insegna del Barbiere

Ci sono degli oggetti che mi affascinano particolarmente attirando la mia curiosità, soprattutto cose antiche di cui non conosco il significato. Una di esse è il “bastone internazionale” ovvero l’insegna un po’ retrò che si vede, alle volte, fuori dei saloni per barbieri, soprattutto nei centri storici delle città.
Ebbene, mi sono sempre chiesta che cosa stesse a rappresentare, e allora dopo qualche ricerca tra amici, internet e barbieri stessi sono venuta a scoprire quello che per me, fino ad oggi, è stato un piccolo segreto.
Questa insegna indica una sorta di pronto soccorso, a quanto pare sin da tempi remoti, alcune pratiche mediche erano affidate ai barbieri, chiamati anche cerusici. In realtà le prime botteghe di barbiere o “tonsores”, aprirono a Roma nel 300 ac, e appunto tra una barba e capelli, vi si praticavano salassi, incisione di ascessi, si cavavano denti, si cauterizzavano le ferite, questi locali erano dotati degli strumenti utili all’esercizio di suddette pratiche. In origine venivano usati strumenti appuntiti in pietra o legno. In seguito furono adottate lancette di acciaio con manico in avorio o legno, poi diventati gli odierni rasoi, lamette, forbici.
Il medico era considerato fino al XVIII un intellettuale teorico inadatto a lavori manuali e “artigianali” e così sin dall'Alto Medioevo i salassi, ad esempio, erano tradizionalmente praticati dai barbieri. Coloro tra quelli che erano in grado di offrire anche questa pratica nella loro bottega, si identificavano appunto appendendo fuori l’insegna.
Dunque in questi posti veniva segnalata la presenza di persone in grado di prestare aiuto a feriti anche di guerra ed ammalati. I colori e le strisce bianche, blu e rosse, infatti indicavano la pinza emetica, le arterie e le vene. Il rosso inoltre rappresentava le arterie, il blu le vene e il bianco le bende con le quali si fasciavano le parti incise.
In un lavoro pubblicato nel 1658, "Comenii Orbis Pictus", (a quanto pare) il primo libro di scuola illustrato e stampato, compare un’illustrazione con l’ interno di un negozio di barbiere. Un barbiere-chirurgo pratica una flebotomia ad un paziente. Il paziente tiene nella mano destra un bastone, che permette di mantenere il suo braccio orizzontale, con una benda attorcigliata intorno al bastone. Questa anche, un’altra ragione del palo del barbiere.
Cfr “Da Wikipedia: Cerusico è un termine con cui per molti secoli si indicò il chirurgo.
La sua etimologia deriva dal greco (cheir-cheiros: mano ed ergon: lavoro) divenuto in latino chirurgicus e quindi in epoca medioevale cirugicus-cirugico ed infine cerusicus-cerusico.
La figura del cerusico compare nel corso dell'alto medioevo epoca in cui l'attività chirurgica viene relegata nelle mani di figure minori: barbieri, norcini, ambulanti.
Questo atteggiamento può essere spiegato con la natura stessa dell'atto operatorio che praticato, a quei tempi, senza alcuna anestesia e in condizioni igieniche precarie risulta particolarmente cruento e rischioso tanto da essere ritenuto un atto indegno di un medico. La mancanza di cultura generale e medica non impedì a questi cerusici di raggiungere traguardi importanti. Spesso furono degli ottimi e provetti operatori in quanto quella chirurgia non richiedeva altro che velocità di esecuzione e manualità.”
Anticamente tutte le operazioni chirurgiche erano nelle mani dei sacerdoti. Nel 1215 il Papa Innocenzo III emanò un editto rivolto a sacerdoti e diaconi vietando loro la pratica di operazioni in cui il sangue era presente. Fu stabilito, allora, che l'estrazione del sangue umano (il salasso) sarebbe, da allora in poi stata praticata dai barbieri.
Cominciò così una lotta e una dura concorrenza tra i barbieri e i medici. Fino al 15 ° secolo i barbieri continuarono a fare interventi chirurgici e ogni tipo di cure, senza alcun inconveniente.
Dal 1450, in Inghilterra, i barbieri, con decisione del Parlamento, si limitano solo al salasso, estrazioni dentarie e cura dei capelli.
Nei secoli 16 e 17, i barbieri furono elevati ad alte posizioni nelle corti europee. Un editto emanato da Enrico VIII d'Inghilterra permise loro però di ricevere una volta all'anno però corpi per dissezioni ai fini dello studio dell'anatomia umana.
Nonostante i tentativi di distinguere le abilità e i meriti delle attività di barbiere e chirurgo, come quelli operati da Ambroise Parè alle fine del '500, la Compagnia dei Barbieri-Chirurghi rimase ufficialmente attiva in Inghilterra sino al 1744 e in Francia siano alla caduta dell'Ancienne Regime.
La corporazione dei barbieri-chirurghi fu sciolta solo nel 1718, in Italia però le due categorie rimasero unite fino ai primi dell’Ottocento, e da allora ebbe origine la tipica insegna: il grosso cilindro verticale a strisce trasversali.
Il barbiere dunque come lo conosciamo oggi si inizia ad occupare solo di barba e capelli e qualche volta di affari amorosi come nel celeberrimo barbiere di Siviglia.
Una professione proprio piena di sorprese!

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