E’ iniziata la kermesse, la tre giorni nella Locride, il circo mediatico stavolta è tutto qui. Oggi più che mai con la visita del Presidente Mattarella in memoria delle vittime delle mafie. Assieme a lui, il ministro degli Interni Minniti, la Presidente della commissione antimafia Rosy Bindi, il presidente della regione Calabria, il sindaco di Locri e i vari sindaci della Locride, vari cardinali, vescovi, militari, giornalisti, fotografi, familiari delle vittime and so on…. Il primo dato positivo è che la città si sta preparando all’accoglienza con pulizie straordinarie di lungomare, spiaggia, lavori di potatura e rifacimento del manto stradale… Mattarella vieni più spesso, aggiungerei… Cerimonia dai toni dimessi, benvenuto delle rappresentanti dell’associazione Libera, discorso di Don Ciotti e le attese parole del Presidente: nessun cenno alle sue vicende personali, ricordo di questa giornata di memoria e impegno come segno di continuità, e invito ai cittadini nel perseguire la lotta contro i fenomeni mafiosi, e verso la legalità. Molto commovente l’abbraccio di Don Ciotti al Presidente che non si scompone di mezza virgola. Fuori luogo, a mio avviso qualche selfie indiscreto, tenera la carezza di una parente delle vittime al Presidente. Mi aspettavo qualche parola in più rispetto all’impegno dello stato verso questo fenomeno, mentre la visita, seppur importantissima e significativa come presenza dello Stato in questi luoghi difficili, mi è sembrata appunto, solo una PRESENZA! Dispiegamento di intelligence e forze militari da far accapponare 007 e i migliori film americani, ma ahimè c’era più gente al derby della squadra del paese. Senso civico? Un po’ pochino…Insomma, lo stato siamo noi ma ve pagamo a voi !!!

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