"Scambiare i sassi con l'oro", ovvero cronaca di un caso di buona sanità calabrese !

Che un intervento chirurgico si potesse trasformare in un quasi “piacevole week end” in camera con vista mare presso l’ospedale civile di Locri, sicuramente non l’avrei mai immaginato, soprattutto sapendo dei disservizi e delle voci sull’inefficienza che corrono sul polo ospedaliero, tanto da gridare in alcuni casi alla chiusura dello stesso! Nel corso della mia breve degenza invece, ho avuto modo di conoscere le eccellenze che abbiamo nel nostro territorio senza neanche saperlo, mi riferisco al dott. Freno, responsabile della chirurgia laparoscopica, con incarico di alta professionalità. Dal 2008, anno in cui ha scelto di portare qui la sua competenza acquisita negli anni nei migliori centri italiani ed esteri, ha portato ad alti livelli la metodica laparoscopica appunto. Per chi non lo sapesse la laparoscopia è quella tecnica non invasiva che permette di evitare il taglio tradizionale nel caso di interventi all’addome. Il vantaggio principale consiste nel fatto che il trauma chirurgico è notevolmente ridotto. La sanità italiana checché se ne dica rimane ancora una delle migliori al mondo, certo “Cristo si è fermato ad Eboli” e lo sappiamo, la Calabria non è certo una delle regioni dove funziona meglio, ma questo purtroppo dipende dalla gestione politica della stessa e non dagli operatori del settore, personale altamente professionale e specializzato sottoposto ogni giorno agli sforzi delle direzioni per gestire le criticità delle situazioni, e che nonostante ciò, ci mette l’anima ed il cuore solo per dedizione verso il malato. Purtroppo gli appetiti politici, il bisogno patologico di controllare il settore pubblico più redditizio ai fini del consenso e l'irresponsabilità istituzionale hanno prevalso sulla tutela del diritto alla salute dei cittadini. La sanità calabrese vede tagli continui per ripianare il debito, insieme a incarichi incomprensibili conferiti dal nuovo commissario governativo; che di recente, per esempio, alla “modica” cifra di 600 euro al giorno ha reclutato un professionista per occuparsi dei conti sballati dell’Asp di Reggio Calabria, nonostante la presenza di un revisore contabile, che costa 3 milioni all’anno alla Regione. I continui cambi di rotta politica non favoriscono certo le aziende ospedaliere, messe a dura prova dal piano di rientro regionale. Certo nella struttura sanitaria locrese i disagi esistono: ci si può lamentare della scarsa igiene, delle lunghe attese per alcuni esami, della tac non funzionante, dell’ascensore rotto. Non nego che se il Medico non mi avesse ispirato fiducia, probabilmente sarei andata fuori regione, anche io come tanti, invece sono riuscita ad evitare spostamenti con annessi e connessi sia logistici che economici .... Risparmio da non poco! Spesso andiamo fuori regione per curarci poichè non conosciamo le best practice che abbiamo in casa. Si dice che un buon chirurgo debba avere un occhio d’aquila, un cuore di leone e una mano di fata, il Dr. Freno possiede tutte queste qualità , creando valore nel qui e ora. Voglio ringraziare tutti quelli/e che mi hanno coccolato e assistito in questo passo per me molto importante. La mia esperienza è stata più che positiva, se dovessi scrivere una recensione su Trip Advisor direi “Consigliato”! A Locri abbiamo una sala operatoria che pare una navicella spaziale ed un chirurgo ed un’equipe che non hanno nulla da invidiare ai personaggi di Grey’s Anatomy!

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