Intervista alla candidata al consiglio regionale della Calabria, Melania Di Bella

Melania di Bella è la candidata tropeana del Movimento 5 Stelle alle Elezioni regionali della Calabria previste per il 23 Novembre. Ha 39 anni ed è laureata all’Università “La Sapienza” di Roma in Lettere moderne con indirizzo Spettacolo. Ha inoltre una specializzazione nell’insegnamento della lingua italiana agli stranieri. E’ un’attivista della prima ora del Movimento fondato da Beppe Grillo, è stata già candidata alla Camera dei deputati alle Politiche del 2013. Presentatasi alle primarie per le elezioni regionali, è stata l’unica donna votata nella provincia di Vibo Valentia dagli iscritti al Movimento 5 Stelle ed è quindi in lista nella compagine guidata dal’avvocato catanzarese Cono Cantelmi. Abbiamo voluto rivolgerle qualche domanda per conoscerne meglio le motivazioni e le idee che ispirano il suo impegno politico.
Melania di Bella, quali sono le motivazioni che l’hanno indotta a mettersi in gioco e a candidarsi come consigliere regionale?
Le motivazioni sono molteplici, ma riconducibili ad un unico obiettivo: quello di poter fattivamente contribuire a risolvere qualcuna delle grosse problematiche che affliggono la nostra Regione. Mi sento semplicemente un veicolo scelto dagli amici attivisti per portare avanti i principi ed i valori fondanti del M5S, nel quale milito dal 2011, in primis quello di spronare i cittadini ad occuparsi della cosa pubblica. In questi anni abbiamo hanno portato avanti molte battaglie su e giù per il territorio, in difesa dello stesso martoriato ambiente e dei cittadini che vengono ospitati su di esso. Ad esempio una proposta del nostro programma riguarda la modifica della Legge 152/2006 affinché l’inquinamento venga considerato delitto contro l’uomo e non solo contro l’ambiente.
Lei è in lista con il Movimento 5 stelle che dovrà confrontarsi principalmente con i tipici e collaudati schieramenti di centrodestra e centrosinistra che da sempre giocano a due per la vittoria finale. In questa situazione quale può essere lo spazio del M5s per la ricerca di consensi?
La Regione Calabria è, da questo punto di vista, preda di poteri consolidati ormai da tempo. Una terra legata al voto di scambio e al clientelismo, questi voti convergono solitamente nei 2 schieramenti principali. Questo sistema però sta oramai mostrando tutte le sue falle, e basta ascoltare un tg regionale per comprendere che molti di questi rappresentanti, oltre che puntare solo a esercitare il potere nell’esercizio del loro mandato, si associano al malaffare, e questo impedisce qualunque tentativo di agire per il benessere dei calabresi e della Calabria. Il sistema ha collassato, system failure come si direbbe in gergo informatico. Noi incarniamo quella voglia di rivoluzione e cambiamento totale che da sempre contraddistingue i giovani con un futuro incerto e non programmabile, chi si è stancato “dei soliti”, gli astenuti, i delusi, chi non ha più niente da perdere, ma soprattutto le migliaia di persone oneste che ogni giorno lavorano per la nostra Regione.
Può darci una descrizione sintetica del programma? Quali sono i punti su cui la sua compagine si impegnerà prioritariamente in caso di vittoria?
Il nostro programma è stato discusso e studiato (in termini di possibilità economiche) in una serie di incontri denominati Sharing labs fra tutti gli attivisti e simpatizzanti del Movimento a Lamezia Terme durante il Mese di Agosto. Ognuno di noi ha rinunciato a qualcosa per partecipare alla stesura. Ci siamo divisi in macro areee: Buona Politica, Ambiente, Sanità, Economia sostenibile, Comunità connesse, Diritti dei cittadini ecc in cui ognuno con le sue competenze proponeva risoluzione di problematiche del territorio.
I 10 punti sintetizzati sono riassunti nel seguente elenco:
Zero privilegi politica 
Tutela ambiente “Rifiuti Zero” 
Reddito minimo garantito/Reddito di cittadinanza 
Diritto alla salute garantito 
Piano strategico Turismo-Agricoltura-Pesca 
Utilizzo virtuoso Fondi Europei 
Fuori la ‘ndrangheta dalle istituzioni 
Trasporto pubblico efficiente e garantito 
Registro tumori 
Incentivi all’occupazione 
Acqua pubblica garantita 
Messa in sicurezza del territorio 
Taglio costi energia per le famiglie 
Valorizzazione beni archeologici e culturali 
Piano energie rinnovabili 
Trasparenza Pubblica Amministrazione (cittadinanza attiva)
Come agireste sul fronte della governance? Quali sono le vostre idee in merito alla burocrazia regionale esistente, alla sanità, agli incarichi dirigenziali, alle società partecipate?
Come le accennavo prima, ci siamo messi in gioco da semplici cittadini per entrare nelle istituzioni proprio perché abbiamo perso ogni fiducia e stima nei confronti di chi ci ha governato sino ad ora, tranne qualche caso virtuoso di amministratori a vari livelli. Credo che i disastri della Regione siano sono gli occhi di tutti. Il nostro intento è quello di cambiare totalmente rotta e dare una sterzata di 180° a questa nave che sta andando a schiantarsi lentamente . Una volta arrivati in Regione ci metteremo a tavolino, analizzando punto per punto, sicuramente la sanità è il più grande sperpero della nostra Regione, una delle priorità su cui dovremo intervenire perché il diritto alla salute deve essere garantito a tutti. La qualità della vita dei Calabresi si è trasformata in una lotta alla sopravvivenza, noi vogliamo ridare dignità a tutti .
Qualora risultasse eletta, quale sarà il suo contributo alle problematiche del suo territorio di origine? Osservando la realtà che ci circonda, immagino che le criticità siano ben evidenti.
Da poco ho partecipato ad una interessante prova di cittadinanza attiva promossa da 2 giovani tropeani, i quali hanno chiesto all’amministrazione risposte su problematiche della cittadina. Tropea e tutta la Costa degli Dei hanno una vocazione turistica che deve essere più che mai coltivata e migliorata. La Regione può fare moto, a cominciare dall’utilizzo dei fondi europei.
Qual è uno degli aspetti che le sta più a cuore e che vorrebbe contribuire con il suo operato a migliorare?
Sicuramente e come da programma del M5S per la Regione, la tutela dell’Ambiente, poiché in primis il mare è una delle risorse più preziose che abbiamo, e che ci invidiano nel mondo, ed il patrimonio culturale ed artistico, troppo spesso non valorizzato come dovrebbe.
Proprio per far fronte ad alcune criticità, secondo lei, un uso corretto e razionale dei fondi europei potrebbe condurre a buoni risultati nei termini di uno sviluppo concreto e sostenibile del territorio?
Il nostro intento è proprio quello di utilizzare virtuosamente i Fondi Europei per lo sviluppo e la cooperazione delle imprese calabresi.
Ricontratteremo con l’Unione Europea (ricordo che abbiamo una Europarlamentare calabrese a Bruxelles) i meccanismi di spesa dei fondi europei e il Piano Operativo Regionale: per eliminare tutte le possibilità di elusione fraudolenta, abbandonando i metodi di sostegno agli investimenti fino ad oggi utilizzati e adoperando, al loro posto, meccanismi di premialità per le aziende virtuose che abbiano investito in autonomia e senza sostegno pubblico, perché per noi la meritocrazia è al primo posto e deve essere sempre premiata.
Quali altre sono le soluzioni per migliorare lo stato di cose in Calabria?
In primis un cambiamento di mentalità. Basta lamentarsi e nascondersi addossando le responsabilità agli altri, come ho più volte ripetuto la questione meridionale è diventata una questione mentale, dobbiamo cambiare pensiero e capire con coscienza che le cose possono cambiare a tutti i livelli con una trasformazione che parte da noi stessi e dal nostro modo di agire. La raccolta differenziata ed il porta a porta sono un ottimo esempio di collaborazione tra il cittadino e le amministrazioni. Noi ci impegniamo a capire in quale busta colorata vada il nostro rifiuto e alle volte non è così semplice per alcuni, in cambio però addirittura il ritiro avviene presso le nostre abitazioni.
Quale messaggio vuole inviare agli elettori calabresi affinché ripongano la loro fiducia in lei e nel movimento?
Intendo la competizione, in questo caso elettorale, come una trasformazione qualitativa della stessa, che si dovrebbe basare su un riconoscimento dell’interrelazione e dell’interdipendenza delle comunità umane, ponendo risalto agli aspetti cooperativi della vita. Ho un profondo rispetto della politica e il mio intento è contribuire al massimo alla felicità e al benessere dell’umanità. La mia fonte d’ispirazione è una piccola nazione ai piedi dell’ Himalaya: Il Bhutan nel quale al posto del Pil per valutare il benessere dei suoi abitanti, adotta il FIL ovvero la “felicità interna lorda” per definire uno standard di vita. Pare che sia la nazione più felice del continente.
Nelle società occidentali invece quando vige il principio di uguaglianza fra sessi, uno stato aumenta anche il suo pil, per cui c’è un’influenza visibile sull’economia. Infatti i paesi più corrotti hanno meno donne al potere. Le strategie politiche portate avanti dalle donne sono più attente alla spesa pubblica, alle politiche familiari e ai servizi assistenziali. Più rappresentanza delle donne ci sarà e più democrazia avremo. Le donne promuovono un governo più onesto e i livelli di corruzione sono molto più bassi. Dunque bisogna accentuare la presenza femminile nelle istituzioni.

Mi sono avvicinata al Movimento perché mi ha ridato la speranza di credere che le cose si possano cambiare, e che tutte le mie battaglie da cittadina sarebbero state vincenti se unite assieme a quelle degli altri. E’ ora che la Calabria risorga dalle proprie ceneri come una fenice.
Calabresi fate un’azione rivoluzionaria, dateci la vostra fiducia!
Da oggi saremo in giro per le piazze di tutta la Calabria, partendo da Catanzaro con il nostro tour ufficiale per presentarci e presentare il nostro Programma.

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