Assemblea regionale Calabria, Luglio 2014, M5S

Sogno di una giornata di mezza estate, o son desta? Cronaca di una riunione regionale qualunque 6 Luglio 2014. Sarà il caldo, si sa che dà alla testa, saranno i corridoi del Transatlantico o la terrazza del Pincio ma ndindijimma all’acitu prima du tempu. Ecco il mio Report, posso esprimere il mio giudizio fino alle h 15, momento in cui gli animi si surriscaldano talmente tanto da venire quasi alle mani ed io decido di andare via. Partiamo con un’ora e mezza di ritardo. Dopo le regole esplicate dai moderatori si parte con i portavoce. Ho cercato di fare meno caso alle parole , e più a quello che mi comunicavano i gesti e le emozioni degli eletti che ormai, dopo meno di 2 anni di mandato hanno imparato molto bene le regole della vecchia politica, 2 mandati sono troppi. La politica ti rovina prima. Nesci in pole position accompagnata da uno stuolo di vassalli, valvassori e valvassini, Padre, fratello, assistente, mancava solo Dudù. Inizia col solito schema :vittimismo, lamentela, minaccia, dalle sue parole interpreto la assoluta mancanza di volontà di costruire qualcosa di serio per le elezioni regionali in Calabria. Prende più del doppio del tempo che le era stato concesso, a mò di comizio berlusconiano, perfetta per il PDL, sarebbe diventata Ministro. Meno male che abbia avuto la decenza di non presentarsi con il décolleté in evidenza. Sebastiano: emozionato, sotto pressione, richiama tutti all’unità, precisa che ama far parlare i fatti e non le parole, ed in effetti così sta facendo, penso sia quello che più di tutti rimane coerente. Invita alla riconquista della regione attraverso il sentimento. Parentela: uno di quelli che mi ha deluso. Di fondo resta il bravo ragazzo di sempre, ma ormai completamente soggiogato nei toni e nei modi da influenze femminili, già citate sopra. Riflette sul valore del TEMPO, sulla vera comprensione del progetto del Movimento ed invita alla stesura del programma per la regione attivando gruppi di lavoro tematici. Dieni: equilibrata, rimane al suo posto. Chiarisce che non ha litigato con nessuno sulla questione armi chimiche siriane, ma semplicemente che a livello nazionale si era decisa un a linea che non è stata mantenuta a livello regionale. Esprime il suo consenso a una lista di contenuti alla regione. Vale quanto il 2 di coppe quando regna bastoni, in fondo resta la brava ragazza della porta accanto, se solo ma non solo lei, rispettasse un po’ di più il mandato relativamente alla restituzione delle eccedenze dello stipendio potrebbe percorrere una strada. Ferrara: sorpresa della riunione. Primo intervento pubblico. Vecchio schema, lamentela e vittimismo. Mi domando se a 30 anni e già madre di 2 figli sia scesa dalla montagna sperando che avrebbe adempiuto al suo ruolo senza incontrare ostacoli sul suo cammino. Si scopre una tendenza al cannibalismo, giura di prendere a morsi colui che l’ha infangata durante la sua campagna elettorale. Sarà l’influenza del calciatore Suarez nella sua performance durante i mondiali??? Molinari: discorso molto appassionante nel quale mette in evidenza l’importanza della base e degli attivisti e rifiuta strutture verticistiche. Monito a risolvere i problemi del Movimento dall’interno, poiché il M5S siamo noi, i cittadini. Morra gran finale: non è più calabrese, ma è col voto dei calabresi che è stato eletto ! Dichiarazioni agghiaccianti, da far venire i brividi, la mia delusione più grande, la ciliegina sulla torta. Dichiara di non voler riappacificarsi con le persone di cui non ha stima perché non è un ipocrita e udite udite “Mi basta la fiducia di Beppe e GianRoberto”, della serie voi non siete un cazzo ! Nicola è in preda al dilemma etico, alle contraddizioni, pane quotidiano per un filosofo, ma ha già fatto la sua scelta, ha deciso di ubbidire al padrone. Al più presto metteremo la registrazione, poiché misteriosamente quella ufficiale non è stata effettuata, e voglio proprio sapere cosa ne pensano gli attivisti di tutta Italia. La scissione tra il gruppo parlamentare calabrese non è avvenuta sulla questione trasbordo armi chimiche nel porto di Gioia Tauro, in realtà esisteva da tempo, sono vecchi rancori. Mi domando solo come mai su temi di politica internazionale così delicati Beppe non abbia aperto bocca. Perché la Tav e il Muos no e le armi chimiche si? Stiamo facendo qualche favore agli States? Si voleva portare la seconda parte della riunione al vecchio comizio, facendo parlare solo i parlamentari e non gli attivisti. Scoppia la polemica, si giunge quasi alle mani. Per me l’assemblea è finita. La pace non si è fatta nonostante si sia cercato l’accordo. Pare che i 4 portavoce siano andati via con la coda fra le gambe. Da attivista ma da cittadina italiana prima di tutto mi sento delusa, solo attraverso la rivoluzione dell’individuo potrà avvenire il cambiamento. Siamo ancora concentrati verso la carriera, la candidatura, l’egocentrismo, manca il perseguimento del bene e del fine comune , il dedicarsi alla causa perseguendo l’obiettivo, quello che il buddismo chiama Itai doshin, manca la tendenza all’universo: tutti verso uno! L’unica mia domanda vista l’affermazione grave di Morra ora resta questa : il movimento è orizzontale o verticale?

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