Quale Europa ci attende?

Fra qualche mese ci troveremo ad affrontare le elezioni per il Parlamento europeo, esattamente a fine Maggio 2014. Al di là della persona a cui concederemo la nostra fiducia dando il nostro voto dobbiamo sapere che i deputati eletti nei singoli Paesi aderiscono all’interno del Parlamento europeo a gruppi politici tra loro distinti per orientamento .
Attualmente questi gruppi sono sette più il gruppo dei non iscritti.
Facciamo una piccola panoramica per capire quali sono gli schieramenti, perché le decisioni che i gruppi coalizzati prenderanno, influiranno in molti settori della nostra vita.
 La coscienza di un’Europa unita di cui i cittadini possano realmente beneficiare ancora non è radicata, anzi in molti sono euroscettici e pensano che  alcuni paesi traggano solo profitto dall’unione monetaria avvenuta adottando l’euro nel 2002. Oramai 12 anni fa. Come è cambiata la nostra vita? Quali sono stati i danni ed i benefici di questo tentativo di raggrupparci sotto un’unica bandiera blu con tante stelle dorate. Quali gli errori? Come si può migliorare?
Negli anni gli schieramenti si sono modificati con le adesioni di vari rappresentanti di partiti, ma ora vogliamo solo elencare le maggioranze.
Il centro destra europeo (PPE) è costituito dai cristianodemocratici e conservatori. Al momento la rappresentanza maggiore 36%.
Il Centro sinistra è costituito dai Socialdemocratici e Progressisti. (S&D) 25%
I Liberali e centristi Costituiscono il centro. ALDE 11,4%
È un gruppo eterogeneo che  comprende partiti sia di sinistra che  di destra.
Il gruppo Verdi/Alleanza libera europea GREENS/EFA 7,5%
I Conservatori nazionali e Riformisti  univano i sostenitori della destra gollista conservatrice e nazionale. Dopo varie scissioni oggi rappresentano il 7,3%. (ECR)
La GUE/NGL  Il gruppo della Sinistra unitaria europea/ Sinistra verde nordica 4,8%
Gruppo Europa della libertà e della democrazia EFD, gli Euroscettici  sono il 4,3 %.
I non iscritti, il non-gruppo del Parlamento europeo
I 28 deputati che non hanno scelto o che sono stati rifiutati da un gruppo politico, fa parte di quelli che sono definiti i non-iscritti. Nessuna linea politica comune per costoro, anche se la maggior parte di loro rappresenta l’estrema destra. 
Anche l’Europa è cambiata in questo periodo di grande crisi sociale ed economica.
Il Consiglio europeo è co-legislatore con i singoli stati.
 Il nostro voto sarà dunque importantissimo per orientare le scelte che questi gruppi faranno decidendo se avere una o un’altra visione per la risoluzione dei problemi che il vecchio continente si trova ad affrontare.

Invito dunque a riflettere su queste tematiche e a chiederci verso quale direzione vogliamo andare:

Politica commerciale europea
UE-USA partenariato trans-atlantico su commercio e investimenti
Risultati attesi: grande impulso a crescita e occupazione
119 miliardi di €/anno
questioni sensibili: eccezione culturale (film), carne agli ormoni.
 Libera circolazione delle persone
1-1-2014 scadono restrizioni per cittadini rumeni e bulgari
Regno unito ed altri: tetto a ingressi e posticipo benefici sociali
Difesa europea
Giustificazione di 28 eserciti separati
Il costo è di 200 miliardi
Modello è ancora quello di guerra totale contro Germania, non peace keeping nel mondo
Strumenti integrati di politica estera UE
Questione dei marò italiani. Tajani, mettiamo in discussione accordo di libero scambio UE-India?
Morti a Lampedusa e flussi migratori : accordo con paesi sponda sud o concentrarsi su pattugliamento e respingimenti?
 Concorrenza nel mercato unico
E' attraverso una concorrenza non falsata che si è costruito il capitale del mercato unico
Divieto di aiuti di stato:recupero di aiuti di stato illegali (competitività versus chiusura)
Sardegna (ALcoa), Umbria (Thyssen): rischio di deserti industriali?
Regola del deficit (3%) e pareggio di bilancio
La nuova governance economica dell'Ue ha scritto queste regole nel marmo
Oggi è molto difficile tener conto della spesa per investimenti produttivi e non calcolarla nel deficit
Italia chiede golden rule per investimenti produttivi sempre scorporati
Energia-Ambiente-Sostenibilità
Questo mese la Commissione approverà pacchetto per aggiornare obiettivi 20/20/20
Passare da 20% a 40% di riduzione emissioni Co2 entro 2030?
Rischio delocalizzazione aziende ue versus sblocco di investimenti per economia verde

Commenti