Presentazione del libro "Il Ventennio" di G. Fini.

Oggi ho deciso di assistere presso il Palazzo della Cultura di Locri (RC) alla presentazione del libro  "Il Ventennio" di Gianfranco Fini , noto uomo politico italiano, da qualche anno lontano dalla ribalta a causa delle ormai note divergenze  con  il Cavaliere Silvio Berlusconi.
Si sa che da persone di questo calibro c’è sempre da imparare. Ed inoltre fa parte di uno di quelli che sono già andati a casa!
https://www.youtube.com/watch?v=CYB6TjFHR58Mi aspettavo però di trovare un uomo più combattivo, mentre mi è sembrato più,  un leone al momento senza artigli!
Dopo una presentazione degli altri partecipanti, dall’esponente del Movimento Federalista europeo, ai convenevoli  del Governatore della Calabria e del Sindaco della città, abbiamo ascoltato le tematiche affrontate nel libro.
Il libro è appunto una riflessione sugli ultimi 20 anni di storia politica italiana.
Fini inizia a raccontare degli episodi per primo riconoscendo a Berlusconi il suo capolavoro, ovvero la qualità del “federatore” , capace di mettere assieme oltre ai suoi voti portati dal mondo imprenditoriale, quelli della Lega Nord, e quelli della destra del centro sud, oltre a quelli di chi diffidava della sinistra.
Berlusconi quindi inizia alla grande come federatore della destra  ma finisce col disgregarla, ecco perché il sottotitolo “la destra tradita”.
Respinge però la parola tradimento.
Continua raccontando di un  Berlusconi accentratore, despota, capace di allontanare  tutti i Casini, Fini e Alfano di turno  dalla sua strada, perché nei momenti topici la scelta ricadeva sul personale interesse e non  su quello generale. Qualche piccolo conflitto?
Anzi continua Fini, rivelandoci la motivazione della sua espulsione dal PDL da parte di Berlusconi, la chiara richiesta di favorire l’approvazione di un procedimento che facesse accelerare i tempi di prescrizione dei processi.  
Provvedimento “ammazza processi”   che risuonava come un boato fra le mura di Montecitorio.
“Lì si è posta la questione se vendere l’anima al diavolo oppure onorare certi principi giorno per giorno” , ci spiega Fini.
Nelle questioni relative alla giustizia Berlusconi non tollerava che la posizione fosse differente dalla sua.
Il resto è storia nota. Quello che non si perdona però Fini, è di non essersi fatto rispettare come leader di un partito alleato, ma diverso. Di aver perso la sua identità.
“Il bipolarismo  è funzionante” continua , “ quando esiste una democrazia dell’alternanza con forti differenze di programma degli opposti schieramenti ma con valori condivisi.”
Fini ha rassicurato la platea  sul fatto che queste iniziative non sono il tentativo di tornare in campo.
“ Non esistono uomini per tutte le stagioni, ma fare politica non significa solo fondare un partito o candidarsi” dice.
Al momento si occupa di dare il suo contributo di esperienze, anali e studio ai giovani nella Fondazione “Libera destra”.
Il libro cerca di guardare anche cosa abbiamo davanti facendo un’analisi della situazione politica attuale.
La politica sta cambiando,  questioni complesse attanagliano la società, i partiti tradizionali vanno a sparire.
Auspica un bipolarismo, riconoscendo però al Movimento 5 stelle una parte importante della scena politica attuale. I poli dunque sono 3. No, perché mi stavo alterando, neghiamo l’evidenza?
Una buona parola per Grillo c’è, “uno che raccoglie i voti non presentandosi come futura alternativa di governo ma andando contro gli errori del sistema, di certo non uno sprovveduto.” Cita le gaffes dei deputati ignoranti e invita comunque a considerarlo come il terzo polo.
Una nota anche su Renzi/Fonzie definito post ideologico, icona di un rinnovamento fine a se stesso, uno che pattina sui problemi, ma non li approfondisce. Come non essere d’accordo sull’opinione rispetto al   Nientalista ?
Vorrei solo far notare però che i colori della copertina del libro sono il giallo ed il nero, così come la grafica che ricorda molto chiaramente il manifesto elettorale per le elezioni politiche di Febbraio 2013 del M5S, il quale recitava “Usciamo dal buio!”
Guardare per credere .
Questo in un uggioso pomeriggio di sabato, con allerta meteo su tutta la Calabria, dove proliferano militanti di destra su tutta la costa jonica da Reggio a Catanzaro, dove non esistono quelle  infrastrutture che , senza togliere il merito alla persona,  anche il ventennio e più, nel quale il dott. Fini ha governato non sono stati capaci di costruire!

Ho cercato di svagarmi così non potendo essere presente domani al VDay con tutti i miei amici, causa disoccupazione da oltre 10 mesi! 

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