I guai da pignatta i sapi a cucchiara chii miscita!















In quest'ultimo mese sono stata a Roma ed ho avuto il piacere di partecipare un pò alle attività sia degli attivisti romani del Movimento 5 Stelle che dei nostri Parlamentari calabresi a Montecitorio ed al Senato. A Roma c'è grande fermento per la nuova campagna elettorale in vista delle Amministrative di Fine Maggio. Tavoli di lavoro per stilare il programma comunale e municipale, banchetti in mezzo alla gente, con l'incursione a volte di qualche deputato nostalgico del rapporto con cittadini e territorio.
Alla Camera i ragazzi stanno lavorando già divisi in Commissioni, Dieni in Affari costituzionali, Presidenza del consiglio e interni, Parentela in Agricoltura, Nesci in Politiche dell'Unione europea e Barbanti in Commissione speciale.

Sento il dovere di comunicare le iniziative più importanti che il Movimento sta portando avanti con forza e determinazione dando seguito all'impegno assunto con gli elettori in campagna elettorale, ossia di rendere gli atti parlamentari e le attività delle due camere trasparenti a tutti i livelli. 
Per mezzo dello streaming, ovvero delle dirette nella web TV denominata "La Cosa" disponibile su yotube, si è potuto seguire in diretta la scelta dei capigruppo di Camera e Senato, i quali hanno avuto il compito di rappresentarci alle consultazioni con gli altri partiti e nei colloqui al Quirinale, oltre che alle varie conferenze stampa come nostri portavoce. 
Il fatto più concreto ed evidente, che spiazza e mette in crisi i vecchi partiti che predicano bene ma razzolano male, è stato il rifiuto dei 42 milioni di euro di finanziamenti elettorali spettanti al M5S. 
Grande determinazione e forza d'opinione è stato l'intervento e la presa di posizione sulla questione dei nostri Marò. Il governo Monti ha dovuto registrare l'ennesimo fallimento e l'ennesima ambiguità di comportamento, sfociata poi, sulle incalzanti argomentazioni del gruppo parlamentare del M5S nelle dimissioni del Ministro degli Esteri.
Altrettanto forte è stata la denuncia e la presa di posizione sull'ennesimo spreco di risorse pubbliche perpetrato ai danni dei contribuenti e dei cittadini con la formazione del gruppo “Fratelli d’ Italia" che con soli 9 deputati costerà alle casse dello stato 400mila euro, in violazione del regolamento della Camera che prevede per la formazione di un gruppo parlamentare almeno 20 deputati. Tutti i partiti hanno votato a favore. Il M5S ha votato contro e si è opposto.
A più di un mese dal voto le Commissioni permanenti non sono ancora state istituite, il risultato è un rallentamento dell'attività legislativa che potrebbe occuparsi da subito di temi come la nuova legge elettorale, il conflitto di interessi, il reddito di cittadinanza, la legge anti corruzione, l'abolizione dell'IRAP. Il Parlamento può legiferare. Stranamente, ed è solo per usare unb eufemismo, parecchi deputati e senatori, sono contrariati e restii a procedere.
In Ufficio di Presidenza si è discusso del Trattamento Economico dei Deputati per il cosiddetto "doppio incarico". E' uscita questa deliberazione: riduzione del 25% dell'indennità, annullamento spese telefoniche, riduzione del 30% stipendi personale addetto alle segreterie, annullamento spese di rappresentanza (ulteriore riduzione del 50% delle spese di rappresentanza dell'ufficio del cerimoniale) 
Abbiamo chiesto di erogare prioritariamente alle piccole e medie imprese e poi alle banche i 40 miliardi di crediti della pubblica amministrazione, mozione proposta dalla maggioranza parlamentare.
Il primo disegno di legge ad essere presentato sarà quello per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti oltre alla proposta di legge sull'abolizione dei rimborsi elettorali, anche un ddl anticorruzione e un altro ddl sul conflitto d'interessi "generalizzato" che non riguarderà solo chi possiede tv e giornali.
Sono stati presentati 2 ddl per l'Abrogazione della legge 3 febbraio 1963, n.69, e successive modificazioni, sull'ordinamento della professione di giornalista" e "disposizioni volte alla abolizione del finanziamento pubblico all'editoria.
Per quanto riguarda poi nello specifico la nostra rappresentanza calabrese:
abbiamo già assunto una presa di posizione netta con la partecipazione alle varie manifestazioni sia contro il Rigassificatore nella piana di Gioia tauro, assieme a comitati cittadini e associazioni varie, che protestando al Ministero dello sviluppo economico.
I nostri parlamentari hanno mantenuto la posizione di contrarietà all'intervento, in quanto deleterio per i negativi effetti ambientali e non condiviso dalla comunità che non è stata adeguatamente coinvolta nelle scelte istituzionali.
Ci siamo ancora una volta schierati contro la questione Alaco.
La diga coi suoi lavori infiniti, finanziamenti bloccati, costi lievitati a dismisura è diventata un caso politico poichè in quasi 100 comuni calabresi è stato negato il diritto all’acqua, dai rubinetti in casa scorre un liquido maleodorante ed infetto, pompato da un lago malato, ex discarica a cielo aperto mai realmente bonifica.
Stiamo sostenendo la legge di iniziativa popolare "Rifiuti Zero" depositata in Corte di Cassazione a fine Marzo. A breve inizieremo la raccolta firme nei vari comuni.
Stiamo lavorando sulla presentazione in parlamento del nuovo testo della Legge Lazzati (175/2010) che rappresenta la frontiera piu' avanzata e una tra le legislazioni piu' penetranti in tema di interruzione del rapporto di scambio mafia politica.
Abbiamo inoltre attivato dei gruppi di lavoro sul nostro sito regionale www.calabria5stelle.it nel quale accoglieremo tutte le proposte di legge popolari.
A breve voteremo online sul sito nazionale del Movimento per la scelta del nuovo Presidente della Repubblica, portando avanti il discorso della democrazia partecipativa che è il fondamento del nostro Movimento.
Come si può vedere dei 20 punti portati avanti in campagna elettorale siamo già intervenuti in un mese almeno su 1/4 di essi. Li vogliamo ricordare:
1) Reddito di cittadinanza
2) Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa
3) Legge anticorruzione
4) Informatizzazione e semplificazione dello Stato
5) Abolizione dei contributi pubblici ai partiti
6) Istituzione di un “politometro” per verificare arricchimenti illeciti dei politici negli ultimi 20 anni
7) Referendum propositivo e senza quorum
Referendum sulla permanenza nell’euro
9) Obbligo di discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese
10) Una sola rete televisiva pubblica,senza pubblicità,indipendente dai partiti
11) Elezione diretta dei parlamentari alla Camera e al Senato
12) Massimo di due mandati elettivi
13) Legge sul conflitto di interessi
14) Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica
15) Abolizione dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali
16) Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza
17) Abolizione dell’IMU sulla prima casa
18) Non pignorabilità della prima casa
19) Eliminazione delle province
20) Abolizione di Equitalia









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