Nessuno le vuole maledette arance. (cit Vittorini)

Stamane siamo stati a Rosarno a nome del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo per sostenere gli agricoltori della Piana di Gioia Tauro. Tante volte si è parlato dei loro numerosi problemi, ma siamo qui a ricordarcene perché non cadano nella dimenticanza e perché “repetita iuvant”. Abbiamo fatto una chiacchierata con i rappresentanti di Cittadinanza attiva. L’agricoltura è uno dei capisaldi del programma del M5S, la Calabria e l’economia di questo territorio in particolare gira attorno alla produzione di agrumi (arance, mandarini e limone di molteplici varietà), olive e olio, kiwi che vengono esportati ovunque in Europa. Il problema dei miseri ricavi comprensivi dei costi di produzione e raccolta ( 0,06 centesimi al Kg) e di conseguenza del danno che genera anche nell’incentivare il mercato del lavoro a nero di immigrati, (i quali inoltre vivono in condizioni disumane) è anche poca cosa rispetto al disastro ambientale e paesaggistico del territorio circostante. Dovremmo puntare sulla qualità del nostro prodotto, le arance sono migliori per le caratteristiche organolettiche contenute, non possiamo giocare al ribasso con nazioni come Spagna o Marocco, non possiamo competere, è come svendere le nostre spiagge per gareggiare con Sharm el Scheick a chi costa meno ed offre più servizi. Nel 1784 anno successivo al disastroso terremoto che interessò Messina e Reggio Calabria, il geologo francese Dolomieu in visita nella Piana la definì il paradiso terrestre, dovuto alla fertilità di questa terra. Gli uliveti qui presenti sono i migliori al mondo per “portamento vegetativo”, per l’estensione dei rami di ogni albero e di conseguenza per la maggiore produzione di ogni pianta, rispetto alle altre. Senza parlare del regalo che fanno all’atmosfera riempiendoci di ossigeno. Polmoni verdi in zone generose. La Calabria non è povera, ma ricchissima, il nostro vero oro è l’acqua. Le falde acquifere sono in pericolo, tra l’Inceneritore che disperde per migliaia di km nell’aere particelle minuscole inquinanti e tossiche, (ci sono ancora 4800 agenti inquinanti non classificati); al Rigassificatore, che è una bomba atomica su zone di intensità sismica elevatissima. Tutto questo è risaputo. Opere inutili e dannose che hanno ripercussioni fino in mare, le quantità d’acqua marina prelevate per lo scambio calorico e restituite al mare sono addivate di ipoclorito di sodio. Su questi fondali nei pressi di Scilla c’è addirittura la presenza di corallo nero rarissimo ed unico che andrebbe preservato. Pale alte più di 50 mt dove passano cavi che portano corrente elettrica in Sicilia e nel resto d’Italia. Ogni km di questo scempio costa (solo i cavi) € 740 mila. Compromessi di una classe politica e di un popolo alle volte servile senza una morale ed un’etica, a scapito di un meraviglioso territorio deturpato durante gli anni. Scenari descritti, non lontani dal film di fantascienza “V come vendetta” , di cui Grillo porta sempre un gadjet nel suo camper con cui sta attraversando l’Italia in questo tour elettorale. Ebbene allora che si inizi ad essere consapevoli prima che qualche uomo “geneticamente modificato” pensi di nuovo a far esplodere il Parlamento, oppure semplicemente -come faceva dire ad un suo personaggio Vittorini in “Conversazione in Sicilia”- : “Nessuno le vuole maledette arance!” arrivando a maledire questi frutti della terra, le vere risorse di cui beneficiamo. Faremmo peccato.

Commenti

  1. Addirittura il corallo nero c'è in Calabria, un posto meraviglioso deturpato dall'avidità dei soliti pochi pezzi di merd..

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